La censura passa ancora una volta dal web, dopo episodi simili in Cina e Egitto.

Blogger, motori di ricerca e siti Internet sono i maggiori nemici per alcuni governi che non ammettono la libertà di pensiero.
Per YouTube non è una novità il fatto di non essere amato da molti potenti del mondo e più volte l’accesso al sito è stato impedito.

Questa volta però la decisione arriva da un tribunale turco che ha costretto l’operatore telefonico, Turk Telecom, a filtrare l’accesso al sito. [continua sull'articolo originale]