Open Source: la strada verso il Web 2.0Il Gruppo di Lavoro Open Source dell’Aused organizza il 3 maggio a Milano un incontro che dall'analisi dello scenario di riferimento propone riflessioni metodologiche unite a strumenti operativi |
Stiamo vivendo l’evoluzione di Internet, da strumenti di solo accesso a piattaforma partecipativa – da Web a Web 2.0 – e, anche se le opinioni degli esperti sono contrastanti, il fenomeno sembra positivo oltre che inarrestabile. Una definizione di Web 2.0 dice: “con Web 2.0 ci si riferisce alla transizione dei siti Web da silos informativi isolati, a sorgenti di contenuto e funzionalità, capaci di fungere in tal modo da piattaforma elaborativa al servizio delle applicazioni Web per l’utente finale”. In pratica si spostano sul Web molte elaborazioni, senza necessità per l’utente finale di avere i programmi sul proprio computer. Una delle grandi differenze tra Web e Web 2.0 è la possibilità di una Web Oriented Architecture (WOA), parallela alla Service Oriented Architecture (SOA). Inoltre Web 2.0 abilita un approccio per creare e distribuire i contenuti del Web, con comunicazione aperta, autorizzazione decentrata, libera condivisione e riuso, col risultato che Web 2.0 viene a godere delle quattro libertà dell’Open Source: Libertà di usare, di studiare, di copiare e di migliorare. A partire dall'analisi dello scenario di riferimento l'evento, organizzato dall'Aused in programma a Milano (Aula Magna di SIAM in via Santa Marta 18) il 3 maggio, propone riflessioni metodologiche unite a strumenti operativi ed esempi di casi, la community della Rete vendita di BTicino e le Community realizzate esempi eccellenti di pubblico e privato che riflettono su temi strategici. |
Autore: DMO |
Fonte: created_atManager.it |