Arriva la seconda generazione di Xbox. Microsoft ha, infatti, svelato la nuova console Xbox 360 con la quale il colosso di Redmond rilancia la sfida a Sony e alla sua PlayStation di cui è in dirittura di arrivo la terza generazione.

La nuova macchina per giocare sarà in vendita nel prossimo autunno/inverno, a partire da novembre. Giusto in tempo per il mercato natalizio. Ancora non sono noti i prezzi, mentre tra le caratteristiche tecniche spicca un hard drive estraibile da 20 gigabyte, un telecomando per accedere a funzioni per la riproduzione di musica e di video. Ma quello che stupisce della nuova console è la potenza di calcolo. Il suo cuore è una unità centrale di calcolo (Cpu) a triplo core, ovvero con tre cervelli, che offrono una potenza di calcolo complessiva di un teraflops, ovvero mille miliardi di operazioni in virgola mobile al secondo. In pratica un supercomputer al servizio dei videogiochi. La Con la nuova Xbox, Microsoft divorzia da Intel. Infatti il cuore della nuova console è costituito da microprocessori Ibm PowerPc (operanti a 3,2 Ghz), del tutto simili a quelli che fanno funzionare i pià grandi calcolatori di Big Blue ma anche gli Apple Macintosh. Tra le caratteristiche tecniche finora anticipate figurano tre porte Usb veloci (versione 2.0) e slot per memorie removibili. La parte grafica è afficreated_at a processori realizzati appositamente dalla Ati. Il software è œintelligente": secondo Microsoft è in grado di comprendere il comportamento e l'abilità del giocatore e di adeguarsi di conseguenza.

Con la Xbox si rinnova anche la concorrenza interna alla stessa Microsoft, ovvero la competizione tra la console videoludica, con capacità di riprodurre film e canzoni, e il personal computer ipermediale mosso - e telecomandato - dal sistema operativo telecomandato Windows media center 2005.

Microsoft ha tolto i veli alla nuova console durante uno show televisivo trasmesso da Mtv, ma nei giorni scorsi indiscrezioni e fotografie erano già ampiamente circolate su siti Internet specializzati e anche sui grandi quotidiani americani.