Simo Sorce sull'accordo Novell-Microsoft: "patto col diavolo"

Simo Sorce sull'accordo Novell-Microsoft:"patto col diavolo"

Una piacevole chiacchierata sul mondo del Software Libero, e non solo, con Simo Sorce, Samba Team GPL Compliance Officer.


La comunità Open Source sembra spesso vivere una schizofrenia, sembra beneficiare ed allo stesso tempo essere ostacolata da quell'atteggiamento hacker (a tratti romantico) che la anima. Fermarsi allo sviluppo di ottime soluzioni sembra non bastare più nel mercato odierno. Oltre al "fallo e fallo bene", il "fallo sapere" pare un passo obbligato. I recenti e crescenti successi di Firefox, determinati anche da azioni specifiche di marketing messe in campo dalla Mozilla Foundation, sembrano andare in questa direzione. Non pensi che il relegarsi al ruolo di élite oggi sottragga grandi occasioni alla diffusione della filosofia open source?

Credo che parlare di schizofrenia sia fuori luogo, per il semplice motivo, che la comunità non è un corpo unico con una unica mente. Ci sono personalità di tutti i tipi, aziende e organizzazioni di vario genere con obiettivi spesso diversi. In alcuni casi seguire l'esempio della Mozilla Foundation può essere vincente, in altri potrebbe essere inutile, o rivelarsi un boomerang se fatto per progetti non sufficientemente maturi. Non credo abbia senso applicare un'unica ricetta per tutti. La crescita di vendita, utilizzo e accettazione di Software Libero e la sua sempre maggiore diffusione parlano da se. Man mano che un progetto matura e diventa funzionale ad un livello accettabile per gli utenti di solito questo diventa di successo e si diffonde molto velocemente.

Ci piacerebbe avere un tuo parere sul P2P o, più precisamente, sull'uso illegale del P2P. Pensi si possa arrivare ad un utilizzo legale diffuso di questo protocollo? Al di là di scelte bizzarre quali il recente annuncio da parte di The Pirate Bay di voler acquistare il principato di Sealand, pensi sia possibile giungere ad una sorta di "compromesso storico" tra le Major e i promotori/utilizzatori del P2P?

Non credo nella criminalizzazione degli strumenti, personalmente trovo bitTorrent (uno dei vari programmi bollati come P2P) utilissimo per scaricare (legalmente) i DVD delle distribuzioni che voglio provare ed è praticamente il solo uso che ne faccio. Credo che il problema generale a cui ci si riferisce con l'etichetta P2P sia una questione sociale e non meramente tecnologica. Il diritto d'autore è uno strumento giuridico inventato in una condizione tecnologia, sociale ed economica molto differente da quella attuale.

Il problema sta nel riconoscere questa mutata condizione e trovare un nuovo bilanciamento. È chiaro che chi ora lucra sullo stato delle cose non vuole accettare alcun cambiamento, soprattutto se ciò rischia di diminuire i profitti. Ed è altresì evidente, che una larga parte della società non ritiene degne di rispetto certe norme. Io credo che quando una così grande percentuale della società non condivide un assetto normativo vuol dire che qualcosa non funziona e va cambiato. Credo che alla lunga, in un modo o in un altro si troverà un nuovo equilibrio [...] Maggiori dettagli

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Data: 29/01/2007